Non rinuncio al nuovo elettrodomestico: in arrivo i voucher da 200 euro, ma hai solo 15 giorni

Nel cuore delle procedure burocratiche che accompagnano molte misure pubbliche arriva la fase operativa per il sostegno all’acquisto di elettrodomestici: produttori e rivenditori devono mettere a punto registrazioni e controlli prima che il sistema sia attivo per i consumatori. La sequenza di passaggi tecnici è chiara e stringente, e avrà ripercussioni immediate sul commercio fisico e online. Chi lavora nella filiera lo racconta: senza l’abilitazione informatica non si può emettere il beneficio.

Procedura per produttori e venditori

La prima parte della macchina amministrativa riguarda le imprese produttrici: dal 23 ottobre è prevista la possibilità di inviare la richiesta di adesione tramite PEC all’ente incaricato. Sarà Invitalia a verificare i requisiti e a comunicare a PagoPA i nominativi dei delegati autorizzati a compilare l’elenco informatico dei prodotti ammessi. Una volta abilitato, il produttore riceverà un link per accedere al portale e caricare il file con la lista degli elettrodomestici.

Bonus
L’erogazione avverrà tramite sconto in fattura. – irispress.it

La procedura per i punti vendita partirà in una fase successiva: dal 27 ottobre i venditori dovranno aderire e sottoscrivere il contratto nell’area riservata di PagoPA utilizzando strumenti di identità digitale. A seguire andrà registrato il punto vendita, sia esso fisico o online, sulla piattaforma dedicata all’iniziativa. I controlli incrociati tra gli enti servono a ridurre frodi e errori, lo raccontano i tecnici del settore.

Un dettaglio che molti sottovalutano riguarda i tempi tecnici: le abilitazioni e i caricamenti devono essere completi prima che il sistema consenta di erogare i voucher ai consumatori. Questo passaggio non è solo formale: condiziona la data di apertura delle domande e la disponibilità effettiva dei benefici nelle diverse regioni italiane.

Come funziona il voucher e chi ne beneficia

La misura prevede un bonus elettrodomestici erogato come voucher spendibile entro 15 giorni dall’emissione. Per ottenerlo, il richiedente dovrà consegnare al venditore un elettrodomestico obsoleto della stessa tipologia di quello acquistato e di classe energetica inferiore; l’apparecchio reso verrà poi correttamente smaltito per il riciclo. Il meccanismo punta quindi a favorire il ricambio tecnologico e la riduzione dei consumi nelle abitazioni italiane.

Il contributo copre fino al 30% del prezzo d’acquisto del nuovo prodotto, con un limite standard di 100 euro per nucleo familiare che aumenta fino a 200 euro se il richiedente ha un Isee inferiore a 25.000 euro annui. Il plafond complessivo della misura è di 48,1 milioni di euro e il beneficio sarà disponibile fino all’esaurimento delle risorse stanziate. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è che i tempi ristretti per l’utilizzo del voucher richiedono un’organizzazione preventiva con il venditore.

L’erogazione avverrà tramite sconto in fattura: il consumatore potrà richiedere il voucher una sola volta per nucleo familiare accedendo all’iniziativa tramite App IO o al sito dedicato, autenticandosi con SPID o CIE. Tra i prodotti ammessi ci sono lavatrici, asciugabiancheria, lavasciuga, forni, cappe, piani cottura, frigoriferi e congelatori. Per questo motivo molti rivenditori nelle città italiane stanno già predisponendo le procedure interne per applicare lo sconto in fattura e gestire il ritiro e lo smaltimento degli apparecchi usati.