Un incontro di parole tra regista e attore ha riacceso una discussione che va avanti da quasi vent’anni: riportare sullo schermo l’esorcista segnato dei fumetti. La notizia non è un annuncio di produzione, ma una conferma di interesse che mette di nuovo in movimento un progetto rimasto sospeso tra diritti contesi e agende impegnative. Per molti spettatori quella conversazione vale più di una data di uscita: significa che l’idea è viva e che qualcuno, nella macchina dello studio, la sta ancora valutando.
Lo stato del progetto
Il punto di partenza è chiaro: il film del 2005 ha consolidato John Constantine come un personaggio amato dagli appassionati di Vertigo, e da allora l’ipotesi di un seguito non ha mai smesso di circolare. A riportare la questione sotto i riflettori è stato James Gunn, che ha raccontato in un’intervista di aver parlato più volte del progetto con Keanu Reeves, pur non avendo ancora preso visione della sceneggiatura. La dichiarazione stempera le aspettative su un suo coinvolgimento creativo diretto, ma conferma un dialogo tra le parti che non si era interrotto.

Dal lato creativo, Francis Lawrence e Reeves sono tornati a lavorare su un’idea matura, frutto di anni di rilettura dei materiali originali e di discussioni. Un primo trattamento era già stato portato ai dirigenti di DC Studios, che avrebbero espresso un parere favorevole all’idea generale: un elemento che rende il progetto più concreto rispetto alle voci isolate del passato. Un dettaglio che molti sottovalutano è la complessità legale: la riacquisizione dei diritti è stata una fase cruciale e non banale nella genesi del sequel.
In sintesi, il progetto ha una base creativa e un riconoscimento da parte dello studio, ma manca ancora il passo decisivo: trasformare il trattamento in una sceneggiatura definitiva e ottenere l’approvazione formale per la produzione. Chi segue il settore lo sa bene: la transizione tra “idea approvata” e “film in cantiere” richiede ancora passaggi tecnici e fiscali rilevanti.
I prossimi passi e le incognite
Le informazioni disponibili indicano che una prima bozza è stata completata in autunno 2024 e successivamente rielaborata nel corso del 2025, con Reeves e Lawrence coinvolti nel processo. Questo avvicina il progetto a un livello concreto di sviluppo, ma non lo rende ancora parte integrante del nuovo universo condiviso under la guida di Gunn: il film è previsto come titolo Elseworlds, cioè un’opera autonoma rispetto alla continuity principale. È un modo per salvaguardare l’identità del personaggio senza vincoli seriali.
Tra le incognite restano i tempi di produzione e la disponibilità di risorse: la gestione di calendari internazionali, le tempistiche di casting e le necessarie approvazioni economiche sono ostacoli noti. Lo sciopero degli sceneggiatori del 2023 ha già rallentato la fase iniziale, e ora serve che lo script superi ulteriori revisioni per convincere lo studio a procedere. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è quanto possano incidere questi passaggi burocratici sulla visibilità dell’operazione nelle convention e nei festival.
Infine, resta la variabile più concreta: Keanu Reeves e Francis Lawrence continuano a lavorare alla storia, mentre James Gunn guarda il progetto da vicino ma non ha ancora letto la versione finale. Se la sceneggiatura convincerà gli stakeholder, il passo successivo sarà la pre-produzione; in caso contrario, il progetto tornerà nella coda dei titoli in attesa. Per i fan in sala e negli eventi cinematografici, questo si traduce in un’unica certezza visibile: le conversazioni e i passaggi formali proseguono, e ogni nuova dichiarazione sarà interpretata come un segnale di avanzamento.